San Marino chiede trasparenza all’EBU: «Il televoto? Da rivedere, grazie»

Piccolo ma rumoroso, San Marino torna a farsi sentire. Questa volta non si tratta né di Valentina Monetta né di Serhat, ma del Direttore Generale della San Marino RTV, Carlo Romeo, e del Segretario di Stato alla Cultura, Andrea Belluzzi, che firmano un’accorata lettera aperta indirizzata direttamente all’EBU. Il tema? Neanche a dirlo: il televoto. O meglio, la sua opacità.
In un mondo in cui anche i frigoriferi ormai sono smart, sapere quanti SMS ha ricevuto una nazione a malapena più grande di una città campana non dovrebbe essere un’impresa impossibile. E invece.
Romeo e Belluzzi chiedono ufficialmente all’Unione Europea di Radiodiffusione dati dettagliati e trasparenti relativi al televoto delle ultime edizioni dell’Eurovision, con una punta di giustificata esasperazione. E suggeriscono – con garbo istituzionale ma tono inequivocabile – una revisione completa del sistema di voto, possibilmente con un audit esterno.
«Abbiamo ricevuto migliaia di messaggi da telespettatori sammarinesi e italiani indignati per il fatto che, pur avendo votato, i loro voti sembrano svaniti nel nulla», si legge nella nota ufficiale.
Non solo: si sottolinea come il voto del pubblico dovrebbe essere tutelato, garantito e – perché no – conteggiato. Un principio tanto banale quanto necessario, soprattutto se si chiede alla gente di pagare per esprimere la propria preferenza.
Romeo e Belluzzi non puntano il dito contro nessuno in particolare, ma pongono una questione seria, che già altre emittenti (come RTV Slovenia) hanno sollevato: i risultati del televoto sono verificabili? Se no, perché? Se sì, che li si mostri, grazie.
Nel frattempo, mentre l’EBU vanta numeri da record in termini di share e portata globale, San Marino – con la solita elegante cocciutaggine – continua a battere sul tasto della trasparenza. Non per spirito polemico, ma perché “non è la dimensione del Paese a contare, ma la correttezza del processo”, come si legge tra le righe della lettera.
E in effetti, anche il voto più piccolo dovrebbe contare. Se non per l’EBU, almeno per la democrazia.
Fonte: San Marino Tv