Eurovision 2026: AVROTROS in silenzio, “troppa geopolitica” sul tavolo

L’Olanda resta in silenzio. L’emittente AVROTROS, responsabile della partecipazione olandese all’Eurovision Song Contest 2026, ha deciso di non rilasciare dichiarazioni sull’edizione di Vienna. Il motivo? “Siamo ancora in trattative con l’EBU”, ha spiegato l’emittente all’ANP, “e finché i colloqui sono in corso, non forniremo ulteriori dettagli”.
Geopolitica e Eurovision: un equilibrio delicato
Dietro le porte chiuse si discute di un tema che sta incendiando il mondo eurovisivo: le influenze geopolitiche sul contest. Dopo la finale di Basilea 2025, AVROTROS ha espresso “preoccupazioni sulla direzione del festival” e sul rischio che la musica finisca travolta dalle tensioni internazionali.
Non si tratta solo di valutare quante candidature abbia ricevuto l’Olanda: la questione è ben più ampia. Sul tavolo c’è anche la partecipazione di Israele, osteggiata da alcuni Paesi, come la Slovenia, che minaccia addirittura il ritiro in caso di conferma. La decisione definitiva arriverà in inverno, quando l’EBU voterà sulla presenza del Paese.
Olanda, una scelta strategica
Per l’Olanda, il silenzio non è un disinteresse, ma una strategia di prudenza. “Stiamo parlando con la EBU e con altri broadcaster per difendere il carattere unificante del festival”, fa sapere AVROTROS.
Nel frattempo, a Vienna, dove il contest si terrà dal 12 al 16 maggio 2026, si continua a preparare uno spettacolo che promette di essere monumentale, anche se la lineup finale potrebbe cambiare all’ultimo momento.
Fonte: RTL