La Grecia lancia la selezione nazionale per l’Eurovision 2026: quando la democrazia incontra le note alte

In Grecia la democrazia è nata, ma si sa: oggi vive una seconda vita tra televoti, giurie discutibili e polemiche virali. E infatti è ufficiale: l’ERT ha annunciato che anche per l’Eurovision 2026 sarà una selezione nazionale a decidere chi rappresenterà il Paese.
L’annuncio è stato pubblicato su Diavgeia, la piattaforma di trasparenza amministrativa ellenica (sì, ne hanno una apposta), dove il consiglio d’amministrazione dell’ERT ha approvato all’unanimità l’apertura di una call pubblica per artisti e canzoni. Carta canta, e lo farà (si spera) anche il prossimo portabandiera greco a Vienna o a Innsbruck.
Call aperta: che si facciano avanti cantanti, influencer e cantanti-influencer
La candidatura sarà aperta a tutti: da star di TikTok con autotune fisso a poeti del bouzouki, passando per ex vincitori di talent e cugini di membri della giuria. Il periodo di presentazione durerà due mesi, durante i quali sarà possibile inviare brani, progetti, coreografie o semplicemente speranze.
Il direttore generale dell’ERT, Konstantinos Papavassiliou, è stato autorizzato a firmare l’invito ufficiale. Nessuna indiscrezione (ancora) sulla possibilità che presenti anche la finale in giacca bianca e cravatta color mare Egeo.
Vienna nel mirino, Atene già in subbuglio
Il regolamento dettagliato sarà reso noto a breve, ma l’industria musicale greca ha già acceso i motori. Siti specializzati, blog e fanpage si stanno scatenando tra pronostici e liste di “papabili” più o meno fantasiosi.
Non sappiamo ancora se sarà una ballata lacrimosa o un banger etno-pop con influenze micenee, ma una cosa è certa: la Grecia si prepara a fare le cose in grande, come sempre. Con stile, pathos e giurie che faranno discutere.
Fonte: Eurovisionfun