France Télévisions conferma la partecipazione all’Eurovision 2026: “La musica resta un ponte, non un campo di battaglia”

Sarà ancora bonsoir Europe! sul palco di Vienna.
Con un annuncio sui propri canali social, France Télévisions ha ufficializzato la partecipazione della Francia alla prossima edizione dell’Eurovision Song Contest, che si terrà il 16 maggio 2026 nella capitale austriaca.
“France Télévisions è lieta di confermare la propria partecipazione all’Eurovision 2026 a Vienna, insieme agli altri membri del servizio pubblico europeo. Il gruppo ribadisce il proprio impegno a favore della creazione musicale, degli artisti e di questo evento unico nel suo genere”,
si legge nel comunicato diffuso dal broadcaster.
In un’Europa dove ogni nota rischia di diventare un dibattito geopolitico, la Francia sceglie la via dell’arte, preferendo il microfono alle mozioni. Una decisione che sa di coerenza: l’Esagono non abbandona mai il palco, anche quando le luci si fanno un po’ abbaglianti.
Il rappresentante francese? Mistero sotto la Tour Eiffel
Per ora, nessuna notizia sul nome dell’artista o sul brano che porterà i colori blu-bianco-rosso a Vienna.
Dopo anni di selezioni televisive (Destination Eurovision, 2018–2022), France Télévisions ha scelto la via dell’interno: dal 2023 decide tutto in casa, senza televoto, giurie o polemiche da bar.
Una strategia “alla francese”, raffinata e silenziosa, che però lascia i fan a bocca asciutta. E se la storia insegna qualcosa, è che il mistero a Eurovision fa sempre audience.
Del resto, basta ricordare il fascino poetico di Barbara Pravi, o l’iconica teatralità di La Zarra, per capire che Parigi sa ancora sorprendere con stile.
Un Big Five con accento francese
Con questa conferma, la Francia si unisce ai “Big Five” – Italia, Germania, Spagna e Regno Unito – i Paesi che, grazie al loro sostegno economico, hanno accesso diretto alla finale.
Un privilegio, sì, ma anche una bella responsabilità: non si può sbagliare nota quando si entra in scena senza prove generali.
Vienna 2026 segnerà la 70ª edizione del concorso, e i francesi vogliono esserci da protagonisti. Anche perché, diciamolo, dopo qualche delusione e un paio di “zéro points” indigesti, la revanche è d’obbligo.
Tra eleganza e ironia: la Francia punta ancora sul suo stile
Mentre alcuni Paesi si interrogano sul senso politico del concorso, la Francia preferisce parlare in musica.
Con un tocco di classe, un filo di dramma e magari un gesto plateale a fine performance — perché in fondo, all’Eurovision, la sobrietà è sopravvalutata.
A Vienna, dunque, ci sarà anche lei. Pronta a ricordare che, tra guerre, crisi e social impazziti, c’è ancora spazio per una canzone che unisce invece di dividere.
Fonte: France Télévisions