Festivali i Këngës 64: l’Albania apre le danze… ma niente AI, grazie!

Tirana chiama, l’Eurovision risponde. Con l’apertura ufficiale della finestra per le candidature al Festivali i Këngës 64, l’emittente albanese RTSH alza il sipario sull’edizione che selezionerà – presumibilmente – il rappresentante albanese per l’Eurovision Song Contest 2026.

Dal 1° al 30 settembre, autori e cantanti potranno inviare la propria proposta all’indirizzo email festivali64@rtsh.al. Ma attenzione: non basta saper cantare sotto la doccia. Le regole sono chiare, severe e – in pieno spirito eurovisivo – vagamente barocche:

  • 🎵 La canzone dev’essere inedita e non superare i 4 minuti
  • 🧓 L’artista deve avere almeno 16 anni
  • 🧾 Serve tutto: brano in MP3base orchestrale con coritesto in formato Wordbio completa di chi canta e compone
  • 🤖 L’uso dell’intelligenza artificiale? Squalifica immediata. Meglio una stonatura vera che una voce sintetica
  • 📸 Chi partecipa per la prima volta deve allegare anche una foto, possibilmente non quella del passaporto scaduto

Una commissione selezionatrice passerà in rassegna tutte le proposte e deciderà chi salirà sul palco del Festivali i Këngës 64, previsto come da tradizione a dicembre. Non si conoscono ancora date precise né il formato, ma si vocifera di novità per rendere l’edizione più contemporanea. (Ma non troppo, visto il divieto di AI).

Nato nel 1962, il FiK – per gli amici – è una vera e propria istituzione in Albania, ed è stato usato dal 2004 in poi per scegliere il rappresentante nazionale all’Eurovision. La speranza è che questa nuova edizione riesca a coniugare talento, originalità e spirito eurovisivo, magari lasciandosi alle spalle certe scelte “acusticamente impegnative” degli ultimi anni.

Hai una canzone nel cassetto, un cuore spezzato e un file Word pronto all’uso?
È il tuo momento. Ma occhio alle regole, e… niente AI, eh.

Fonte: RTSH

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