Eurovision 2026: Netta colpisce ancora (e sbaglia sempre?)

C’è chi si affida agli insider dell’EBU, chi scansiona ogni dettaglio delle conferenze stampa e chi – ormai da qualche anno – aspetta il verdetto di Netta. Già, proprio lei: la vincitrice di Eurovision 2018, che è riuscita a trasformarsi involontariamente nell’oracolo al contrario del concorso.
La tradizione è semplice: Netta annuncia la città ospitante, e il giorno dopo l’EBU ne sceglie un’altra. Una striscia negativa degna del peggior Fantacalcio.
Il curriculum (fallimentare) della veggente di Tel Aviv
- 2019: per lei sarebbe stata Gerusalemme. È stata Tel Aviv.
- 2021: puntava tutto su Amsterdam. Ha vinto Rotterdam.
- 2022: pronostico su Roma. In realtà, Torino.
- 2023: “Manchester, ovviamente”. Invece, Liverpool.
- 2024: prevedeva Stoccolma. È stata Malmö.
- 2025: convinta su Ginevra. Ha ospitato Basilea.
Insomma, sei colpi, sei errori.
Il settimo tentativo: Innsbruck o Vienna?
Quest’anno il ballottaggio è tra due città austriache: la capitale Vienna e la più “alpina” Innsbruck. Netta, poche ore fa, ha pubblicato un video: la sua scelta è caduta su Innsbruck.
Tradotto in “linguaggio eurovisivo”, questo vuol dire che possiamo già prenotare una fetta di Sachertorte sul Ring di Vienna.
Domani la verità
La suspense, comunque, durerà ancora pochissimo: tra le 8 e le 9 di domattina arriverà l’annuncio ufficiale dell’ORF e dell’EBU sulla sede di Eurovision 2026.
Che si tratti del glamour internazionale della capitale o dell’inedito fascino tirolese, una cosa è certa: se Netta ha parlato… probabilmente sappiamo già dove NON andremo.
Fonte: Instagram