Dietro le quinte dell’Eurovision: tornano Tomislav Štengl e David Tserunyan nel Reference Group

Il reference group del 2024.

Mentre l’Austria ancora cerca le chiavi della sala riunioni, l’EBU ha già completato (quasi) il suo puzzle per il futuro dell’Eurovision Song Contest: i due veterani Tomislav Štengl (capodelegazione croato, HRT) e David Tserunyan(capodelegazione armeno, AMPTV) sono stati ufficialmente riammessi nel Reference Group, l’élite che decide cosa vedremo – e soprattutto cosa non vedremo – sul palco più kitsch e amato d’Europa.

Il loro incarico durerà due anni, tempo sufficiente per approvare riforme, regole e qualche grafica in technicolor. Entrambi avevano già fatto parte del gruppo in passato e tornano adesso su invito speciale, un po’ come dei superospiti che non avevano mai davvero lasciato la festa.

Attualmente il Reference Group conta 8 membri. Manca ancora un tassello importante: l’ORF, la tv ospitante dell’Eurovision 2026, che non ha ancora piazzato il proprio rappresentante. E manca pure il nome del nuovo Executive Supervisor. Piccoli dettagli, si fa per dire.

Chi comanda davvero?

Oltre a Štengl e Tserunyan, il gruppo include nomi noti agli eurofan più attenti:

  • Ana Maria Bordas (RTVE/Spagna), presidente
  • Carla Bugalho (RTP/Portogallo), produttrice dell’edizione 2018
  • Molly Plank (DR/Danimarca)
  • Claudia Van Der Pas (AVROTROS/Paesi Bassi)
  • Moritz Stadler (SSR-SRG/Svizzera), produttore esecutivo 2025
  • Ebba Adielsson (SVT/Svezia), produttrice esecutiva 2024

Per chi non lo sapesse, il Reference Group è stato creato nel 1998 per controllaremodernizzarefinanziare e – diciamolo pure – guidare col telecomando il Festival.

Il gruppo si riunisce 5-6 volte all’anno, ma l’influenza è costante. Hanno il potere di cambiare il format, introdurre novità (più o meno amate), e garantire che il tutto fili liscio come una modula del televoto moldavo.

E sì: possono invitare fino a due membri extra, come accaduto quest’anno. Bonus track.

Fonte: ESCToday

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