Il Canada verso l’Eurovision? Una riga nel bilancio federale fa saltare la rete

Il Canada potrebbe davvero debuttare all’Eurovision, e per una volta non è una fantasia collettiva da fandom in delirio. Nel bilancio federale 2025 è comparsa una riga minuscola ma potenzialmente storica: il governo sta «lavorando con CBC/Radio-Canada per esplorare la partecipazione all’Eurovision». Niente conferenze stampa, niente show, solo una frase secca infilata tra le voci di spesa. Ma tanto è bastato per mandare in tilt i fan del concorso.

Il ministro delle Finanze, François-Philippe Champagne, è stato interrogato subito dopo. Nessuna smentita, zero imbarazzo: anzi, ha lasciato intendere che non è stato nemmeno il Canada a proporsi, ma che qualcuno gli avrebbe chiesto di partecipare. Chi? L’EBU? L’Australia che vuole compagnia tra gli “ospiti”? Gli europei che devono ripulire la coscienza con una quota di multiculturalismo certificato? Mistero.

Champagne comunque non si è trattenuto: «L’Eurovision è una piattaforma su cui il Canada può brillare. Abbiamo molto da offrire.» Traduzione non ufficiale: se serve un Paese capace di mandare in gara un cantante in inglese, francese, inuit e magari con un featuring di Drake, siamo pronti.

Resta l’incognita più succosa: se il Canada entra, passa direttamente in finale come l’Australia nel 2015 o fa la fila come gli altri? E che tipo di artista manderebbe? Una star di Québec TV, un cantautore indie di Toronto, una diva pop che cita Céline Dion come prova d’identità nazionale?

Niente di ufficiale per ora, ma se l’accordo andasse in porto, l’Eurovision si allargherebbe ancora, trasformandosi definitivamente da festival europeo a format planetario. Ai fan nostalgici resterà solo la consolazione di ripetere “non è più l’Eurovision di una volta”, mentre gli altri stappano lo spumante internazionale.

Fonte: X/ Governo del Canada

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