Dora 2026: la Croazia dichiara guerra all’Auto-Tune e promette un’edizione “senza trucco e senza inganno”
In Croazia si fa sul serio.
La HRT ha ufficialmente aperto le candidature per Dora 2026, la selezione nazionale che deciderà chi porterà la bandiera croata all’Eurovision di Vienna. Ma stavolta niente trucchi, niente artifici: il concorso sarà 100% voce, 0% vocoder.
Tre minuti di verità, senza filtri
Autori, interpreti e produttori possono inviare le proprie canzoni tramite il modulo online sul sito della HRT.
Un comitato di esperti sceglierà 24 brani in gara più 4 di riserva — perché, si sa, tra rinunce e colpi di scena, la Croazia non si fa mai mancare un po’ di dramma.
Ecco le regole chiave:
- I brani devono essere inediti, mai pubblicati né eseguiti in pubblico.
- Gli interpreti devono avere almeno 16 anni e possedere la cittadinanza croata.
- Ogni canzone deve durare massimo tre minuti (mica un concerto di Goran Karan).
- Sul palco sono ammessi al massimo sei partecipanti — ma nessun animale vivo.
Sì, avete letto bene: niente capre, nemmeno se cantano meglio di certi concorrenti passati.
E soprattutto: vietato l’Auto-Tune.
Una scelta che farà felici i puristi del microfono e farà tremare chi si affidava al “miracolo digitale”.
Foto ufficiali e deadline svizzera
Chi entrerà in gara dovrà consegnare foto ufficiali, biografia e videoclip (o lyric video) entro il 5 gennaio 2026.
La puntualità, in questo caso, sarà la prima nota del successo.
Il vincitore di Dora 2026 volerà a Vienna per rappresentare la Croazia all’Eurovision, con viaggio e soggiorno a spese della HRT.
L’emittente, però, si riserva l’ultima parola su tutto: ordine di esibizione, scenografia e perfino outfit, se necessario.
Appuntamento a febbraio
Dora 2026 andrà in onda in diretta a febbraio su HTV, sulla piattaforma HRTi e sul sito ufficiale della televisione pubblica.
E se la storia ci insegna qualcosa, prepariamoci a un cocktail esplosivo di talento, glitter e follia televisiva made in Balkans.
In sintesi: meno Auto-Tune, più personalità.
La Croazia promette uno spettacolo dove a stonare, se mai, sarà solo la modestia.
Fonte: HRT
